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Con le elezioni, la stazione torna al centro dell’attenzione

Finalmente ci dedicano un po’ di attenzione, si riprende a parlare della Non-Stazione di Castellanza.

Tutti tranne uno? Sul gruppo di FB a cui questo blog è collegato, è riportata la notizia che l’attuale sindaco Farisoglio ha dichiarato dalle pagine de la Prealpina (*) che il Tram-Treno non si farà. “E’ l’esigenza solo di 25 persone”, ha detto, “e quindi non ha senso spendere tutti quei soldi”…
Chissà se il sindaco ha mai preso la navetta per vedere in quanti siamo (e molti di più saremmo se ci fosse un tram comodo ed efficiente invece di un bus-navetta che ci porta in stazione con circa 15 minuti di anticipo sulla partenza del treno)
Chissà se il sindaco ha mai trovato il tempo di leggere le domande che gli abbiamo rivolto in una lettera (protocollata) consegnata in comune il 29 dicembre 2010.
Una cosa è certa: alla lettera, firmata da 36 persone (1), non ha mai risposto.

Sperando che la rinnovata attenzione ci porti fortuna, riproponiamo qui quelle domande che avevamo posto al sindaco ed alla sua giunta ormai quasi 4 mesi fa’ (2):

Richiesta fermata sostitutiva in via Don Testori

Fino a qualche mese addietro la navetta proveniente dalla nuova stazione fermava in via Don L. Testori (angolo via Pomini) risparmiando agli utenti il giro dell’isolato che allunga di altri 2 minuti circa la durata della corsa (idem come sopra: 2 minuti non sono molti, ma vanno sommati a tutti gli altri).

CHIEDIAMO all’Amministrazione Comunale di Castellanza

a)    di rendere noto il motivo per cui la fermata in via Don L.Testori da qualche mese ci è stata tolta

b)    di ripristinare la fermata in un punto che ritenga idoneo, lungo il tratto di via Don Testori che l’autobus percorre prima di svoltare in via Brambilla.

c)     di comunicarci se è mai stata presa in considerazione la possibilità modificare la viabilità del tratto di via Brambilla compreso tra via Adua e via Don Testori, invertendone il senso di marcia, in modo da rendere più lineare il percorso dell’autobus. E nel caso questa possibilità sia stata valutata e scartata, di renderne noti i motivi

d)    di comunicarci se è stata considerata la possibilità (cambiando come sopra detto la viabilità di via Brambilla) di far svoltare l’autobus-navetta dalla via Brambilla direttamente nella via Don Testori; ciò consentirebbe sia di accorciare significativamente il percorso dell’autobus (in direzione nuova-vecchia stazione), sia di utilizzare come fermata quella già presente in via Don Testori (attualmente utilizzata dagli autobus che fanno servizio tra Tradate e Legnano). Nel caso questa possibilità sia stata valutata e scartata, desidereremmo conoscerne i motivi.

Accorciare e rendere più lineare il percorso dell’autobus non solo consentirebbe agli autisti un maggiore margine di flessibilità nell’aspettare i treni in ritardo, ma anche un risparmio in carburante ed in usura dei mezzi, con conseguente minor inquinamento per la città.

Mappa per confrontare l’ attuale percorso della navetta con i due percorsi ipotizzabili se venisse invertito il senso di marcia di un tratto di via Brambilla

Nel fare le sue valutazioni, l’attuale Sindaco sembra dimenticare che il tram-treno faceva parte di un accordo (scritto!) che ferrovie Nord e Regione Lombardia avevano preso con Castellanza (accordo di programma 2001).

Correttezza vorrebbe che gli accordi, una volta presi, venissero rispettati (ci hanno già scippato con estrema noncuranza la stazione di interscambio, ora anche il tram?)

NOTE:
(1) le 36 firme sono state raccolte al volo in due mattine (senza una campagna di raccolta), perchè si pensava che un sindaco avesse il dovere di rispondere ad una lettera protocollata, anche quando a scriverla è una sola persona

(2) la lettera completa conteneva anche altre domande (era infatti indirizzata anche a Regione Lombardia e a Le Nord)

AGGIORNAMENTO (26/04/2011)
(*) Per completezza di informazione abbiamo recuperato l ‘ articolo dalla rassegna stampa a cura della Biblioteca Comunale; è stato pubblicato sulla Provincia di Varese e non sulla Prealpina, ma la sostanza non cambia.

  1. 23/04/2011 alle 09:10

    Sul numero di persone interessate ad un efficiente collegamento tra Castellanza e la nuova Stazione, un commento tratto dal gruppo FB:

    Donatella Tedesco (22 aprile 2011):Ah, dimenticavo; ma il comune di Castellanza non ha da poco stipulato con il Cestor una convenzione il cui fine è stato quello di trasformare il Cesil in sede di un nuovo corso di laurea in mediazione linguistica e culturale per l’orientamento?
    Ebbene, non credo che sommando gli attuali fruitori del servizio navetta e i futuri studenti del Corso di Laurea di cui sopra non si riesca a superare il numero di 25 persone che utilizzerebbero il Tram Treno.
    Che figura Sindaco…
    prima di stipulare convenzioni accertiamoci che ci siano servizi “efficienti” da offrire agli studenti.
    E’ come se si costruissero prima i palazzi e poi le strade. Ah no, questo succede già in realtà..

  2. federica gagliardi
    23/04/2011 alle 10:48

    Avrei anche un’altra domanda per il sindaco Farisoglio e l’assessore al Governo del territorio, Vittorio Caldiroli

    Come è andato a finire il progetto di uno scambio di terreni tra Castellanza e Busto che avrebbe dovuto riportare la Stazione in territorio di Castellanza ?

    Ne parlavano le giunte di castellanza e Busto un anno fa’ (Varese Notizie-20 maggio 2010: http://www.varesenotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=53447:scambio-di-terreni-per-riportare-la-stazione-a-castellanza&catid=50:busto-e-valle-olona&Item). Era una buona idea ! 🙂

    Invece ancora oggi, se gli autisti delle navette chiedono ai vigili di Castellanza di controllare le macchine che posteggiano male sul piazzale della stazione e ostacolano il passaggio degli autobus viene loro risposto che la stazione è in territorio di Busto… 😦

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